25 novembre 2007

SONO ACQUA ( a poem by MariaClara Mollica)

Con questo testo inizia il tempo delle ContaminAzioni,
devote all'arte situazionista.
Si cercherà di legare il virtuale al reale,
da questo luogo, in altri luoghi,
come emanazioni necessarie si dipartiranno semi d'imagerie,
frutti di dispersione.....
a voi il compito di custodirli.


M Stivina, Hvar agosto 2004
Nuoto.
Acque straniere mi avvolgono leziose
disperdendo i miei lunghi e castani capelli.
Molle,
come una libellula fra le onde capitolata,
l’inconsistenza delle mie membra ascolto
e osservo il Silenzio.
A riva,
assi e pietre e rami d’ulivo
ispirato qualcuno raccolse.
Il Mare li aveva un giorno portati
generoso ma disilluso al contempo;
ora lì stanno, colorati e dipinti.
Dipinte le pietre,
trasparente rimane solo l’acqua,
i pesci fra le rocce e i fondali d’argento
argento anch’essi mi appaiono.
E d’intorno a me danzano.
Rinasco dall’acqua, svaniti i fondali
- disincantante allucinazione -
e i relitti marini in terrazza evanescente
magicamente si tramutano,
si issano sulle travi tendaggi purpurei,
fatati sedili luminosi di lampade
da chissà dove venute.
Viola e fuggevole Tramonto,
repentino ci lascia solo rocce chiare
laddove si sciolgono le mie membra
e in acqua si risolvono i miei lunghi capelli,
e castani.
Sono acqua.
Le rocce la mia liberatoria fuga.
Espiazione lenta ma sicura rivalsa,
non voglio ali. Niente ali.
Bianche vele in lontananza non mi sono conforto alcuno;
solo l’instabile molo corroso dai Mari
mi indica sommariamente la Terra.
Vorrei che per nessuno stanotte fosse riparo.

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