19 maggio 2015



la volta celeste ci sovrasta...
e la luce
che brilla in noi
colma le distanze

27 giugno 2013

Il Declino di un Paese

Stamattina mi ha colpito un articolo di Massimo Gramellini scritto sulla Stampa, il racconto, se non fosse drammaticamente vero, sarebbe surreale, partorito da una mente contorta, ma è così come lo si legge.
Lo sunteggio: Un padre preoccupato, sapendo che il figlio è bravo (e rischia di essere promosso), telefona alla prof. di Italiano, pregandola di bocciarlo, altrimenti non potrà essere assunto dal proprietario di una pizzeria e perderà il posto di lavoro.
Dunque ho ed avete compreso bene i 200.000 posti di lavoro Lettiani sono per chi non ha studiato.
Ergo, mi chiedo: ma a cosa serve studiare?
L'amorevole legislatore risponde: Caro il mio Italiano Medio,  studiare in Italia, non serve ad una cippa, anzi è deleterio farlo...
Ed allora: "Bene, benissimo ha fatto cotanto padre a perorare la causa del figlio oltraggiato da una più che meritevole promozione ad esigere immantinente una proficua bocciatura, in grado di introdurlo nel fantastico mondo del lavoro.

Pecunia non olet.
Chi di Pizza ferisce di Studio perisce...

A suffragrar la tesi, del vano studiar.. mi sovviene...
un dialogo, che ho avuto, recentemente, con Salvatore, un giovane di 30 anni, laureato in Ingegneria, specializzato nella progettazione e costruzione di macchine industriali, a dir poco bravissimo, che non trovando sbocchi lavorativi in loco sta per andarsene dall'Italia -  meta: l'Australia, paese in grado di fornire sbocchi lavorativi a figure professionali specializzate come lui.
Mi ha manifestato tutta la sua amarezza, l'inquietudine nel non voler lasciare scorrere la vita senza tentare di svoltare.
Affermava la propria dignità con la passione di chi sa che ha fatto il suo dovere nei confronti della società, è un  figlio prediletto, rifiutato, schernito,  deriso..
quanto dolore e disillusione nell'impellenza di un sacrificio improcrastinabile:
abbandonare i luoghi cari in cerca di sé stesso... intraprendere un viaggio.. di non ritorno.
Da quanto detto si potrebbe dedurre che questo paese è  in rovina
non direi..Vedo, infatti, in controluce un piano strategico:
Costruire manodopera per il futuro, malleabile, a basso costo, incapace di progredire socialmente.. priva di cultura... perchè non serve.
Nello scacchiere Internazionale, la funzione che dovrà assolvere l'Italia, sarà di mero esecutore, nel tritacarne delle economie globalizzate, di una sempre più progressiva "cinesizzazione" della popolazione.

“Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare”

dopo quanto detto citazione che risulta vieppiù pleonastica, amara
scusatemi, ma non ho resistito.. la cultura si sa.. gioca brutti scherzi...
e il manovratore lo sa...