19 novembre 2007

IL RAMO DI SALISBURGO


Stendhal, in “de l’amour”, parla di una cristallizzazione amorosa, e fornisce l’immagine di un ramo di legno secco che si mette nelle miniere di salgemma dei dintorni di Salisburgo e attorno al quale si formano cristalli di sale.
A partire da queste concrezioni luminose che sono il frutto di un innamoramento raccontare di paesi, di città e di uomini.
Tutto è generato dal luogo, dove ci si ritrova, la sera, stanchi del lavoro già fatto,
a raccontare storie, forse il valore di un esistenza.
Cercare di ricostruire questo luogo simbolico, contraddicendo la superficialità del presente,
può costituire un avamposto per rinominare le cose,
un cristallo d'amor sottile.
Il tutto filtrato attraverso uno sguardo che va al di là,
rivolto verso l’oltre,
attento al rivolgere delle stagioni...
delle passioni.

Nessun commento:

Posta un commento