05 novembre 2007

IL VIAGGIO


Descrivo una condizione, per prefigurare uno status simbolico, il senso comune di un approccio cinestetico che è blandamente rappresentativo della nostra condizione di uomini contemporanei.
Parto da casa, abito a Spadafora, sono le 9,30 - Salgo in macchina dopo circa due ore arrivo all’aeroporto di Catania, sosto in aeroporto, prendo l’aereo per Bologna alle ore 12,30, tapis roulant e poi subito fuori a prendere un taxi che mi porta a S. Leo, cittadella medievale, in cui si concretizza l’idea di spazio verticale intensivo, lo psichismo del paesaggio terrestre qui trova la sua dimensione ascensionale, il suo radicamento spirituale.
Mi rigenero.
Ho percorso circa 900 Km. stando fermo, immobile, leggendo, divagando, etc..
Cos’è dunque il dinamismo?
Praticamente è restare immobili, da cìò l’assunto:
Il massimo del dinamismo nella contemporaneità lo si ha restando immobili,
facendosi autotrasportare.
l’immobilità fisica è il preconcetto spaziale inclusivo del concetto di modernità.
A muoversi sono le cose e con esse si è modificata la nostra percezione del mondo.
Pensa.. te!!!

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