03 gennaio 2008

INCIPIT VITA NOVA


"Per far crescere
occorre cingere,
definire i limiti.

Dall’esclusione,
la ricerca
del paradiso in terra,
dal dolore,
il giardino di delizie."

L’inizio d’anno ha portato col freddo di queste ore, anche, puro riflesso di natura speculativa, la lettura di un libro, un vecchio libro che spesso mi ritrovo accanto, Chiari del bosco di Maria Zambrano, tra le opere di questa pensatrice quella che meglio identifica il vivere, il pensare con quel “sentire originale” frutto di un incessante processo di unificazione tra l’essere e la vita.
Penso che l’unico modo per poter esplicare l’esserci, si ha nella pienezza dell’ immersione nel qui ed ora, coscienti, centrati, andando diritti al cuore di un abitudine al silenzio che porta sofferenza ai nostri martoriati paesaggi, al mondo.
Coltivare questo pensiero, ha senso, se serve a raccogliere, ad abbracciare alle varie scale del conoscere non la razionalità uniformante del tutto uguale ma il luogo delle diversità, delle molteplicità dell’esistere, nell’adesione piena al flusso degli accadimenti.
Lasciamoci trasportare dalle correnti dell’essere, come i chiari del bosco per com/prendere..
In quest’ottica il disegno sotteso, la strategia d’approccio alle cose deve diventare scavo che le porti ad esistere, come frutto di una creatività aderente ai luoghi che costantemente li ri-crea nel dominio della conoscenza.
La reiterazione dell’atto conoscitivo, come acquisizione dello spazio nel tempo, scandirà così un processo temporale, individuandone i caratteri di permanenza, i ritorni di langue, rispetto alle variabilità proprie della realtà che si modifica.
Descrivere le forme che mutano, mutandone continuamente, al loro variare, la descrizione, in un processo continuo che mima lo scorrere del tempo e diventa esso stesso tempo che scorre, disperso nei fogli, che colgono l’attimo, precedente, transitato, drammaticamente altro, già storia, diventa l’essenza del vivere cosciente.
Il progetto, l’unico progetto possibile, si darà come concrezione di segni che provengono dalla storia, calato in un paesaggio fruito in maniera cosciente, interessato da un organico ri-disegno che lo restituisca al suo ruolo primario quello di essere culla del nostro esistere di uomini.

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