30 gennaio 2008

FLEURS 2


Stromboli è, per l’artista, il locus amenus,
da cui si diparte l’intero suo mondo immaginario.
Il segreto dell’arte di MariaClara Mollica
sta tutto nel porsi in ascolto dell’essere,
nell’attenzione verso la coscienza operante,
radice di una rinnovato vedere,
dove le tracce apparentemente residuali
date dal trans/correre del tempo,
frutto di una dis/as/persione diventano matrice mnestica
del continuo fluire e permanere delle cose.
Liquefatte forme organiche,
si stagliano così nella penombra del tempo,
come resti scarnificati,
in attesa di uno sguardo che si posa e le disvela,
lo sguardo del poeta.
Tutto collabora alla com-prensione
di quel meraviglioso e diabolico flusso dinamico
che lascia tracce di sé in ogni cosa…
a Stronjile, liberi,
i corpi vivificati dall’arte
riprendono il loro movimento circolare di nascita e di morte.
Ed attraverso la fluttuazione erotica
ri-creano perennemente le condizioni primarie dell’esistenza.
A giugno venne il circo... – e tutti insieme,
quella notte danzarono la vita...e ancora oggi e... sempre -
.…la madre opulenta e taurina…,
forte e coraggiosa,
con mani grandi da brava amante
e gonne larghe sotto cui,
lei piccola, si nascondeva
tutte le volte in cui il vulcano fremeva e mugugnava..
e…Mararita,
ragazza dai capelli biondi
e gli occhi di zaffiri lucenti,
le labbra di rose e la pelle di porcellana,
tutti gli uomini erano perdutamente innamorati di lei
al suo passare facilmente perdevano il senno"
e ..Pilar, e Grazia, e Anna, e Ciccina,
e Maria Giuditta,
e in ultimo ,
colei che le ha create….l’isola,
l’autrice.

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