A mente serena
proviamo a pensare
sotto un altra luce.
La foga dei giorni antecedenti le votazioni,
giorni pieni di speranze....
sparita...
come anche l’amarezza dei giorni
che hanno seguito la disfatta.
Bisogna ammettere col senno di poi,
che il dott. Giuseppe Pappalardo,
in nuce era già
il nuovo Sindaco di Spadafora,
perchè il paese lo aveva deciso da tempo,
tributandogli quella fiducia in grado
di fargli riscattare la bruciante sconfitta di 5 anni prima,
e soprattutto di riscattare
il repentino defenestramento
dalla carica di Sindaco
di Giaimisiana memoria,
Il Dottore in questi anni ha lavorato
bene, pazientemente, certo che il tempo è galantuomo,
mentre gli altri si alambiccavano
nelle mille schermaglie politiche,
lui curava il paese
facendo crescere a dismisura il suo consenso.
Oggi,
che è nuovamente Sindaco
egli rappresenta ciò che il paese è
...e vuole.
Per quanto ci riguarda,posso dire che
il paese non ha accettato il balletto
sindaco si /sindaco no,
sindaco qua / sindaco là
e tutte le incertezze dell’ultima ora,
le si è pagate pesantemente.
Allo stesso modo si è pagato
a scoppio ritardato
l’eclatante successo alle regionali/provinciali,
perché andava consolidato, puntellato,
con incarichi di peso, per il tandem Formica – Briuglia,
incarichi che non ci sono stati.
Bisognava dare risposte
ai tanti elettori,
dopo quei risultati eclatanti,
per non prestare il fianco ai tanti detrattori,
essendo consci che non si raggiungono risultati così macroscopici
senza creare aspettative,
bisognava....
ma, purtroppo, non c’è stato l’assessorato per Formica
e non c’è stato, neanche, l’assessorato per Briuglia...
c’è stato di converso un dato congiunturale negativo,
a scala planetaria,
una forte crisi economica,
che ha causato la chiusura di realtà imprenditoriali consolidate,
e ciò non ha aiutato,
anzi,
ecco che nonostante la disponibilità,
365 giorni all'anno, come da slogan,
si è aperta una voragine di consenso
e c’è stato chi ne ha approfittato….
Non è bastato il volto nuovo di Pinuccio Barbera
a colmare il debito di consenso,
occorreva forse fare la politica col pallottoliere,coi numeri
fare accordi pesanti,
turarsi il naso...
Nonostante tutto
sapendo che era difficile
abbiamo fatto una scelta di campo,
abbiamo preferito le idee,
che come gli uomini hanno bisogno di radicarsi,
per diventare corpo, sostanza..
essenza dei luoghi..
patrimonio comune...
alla fine
non è bastato il tempo
per comunicare..
per far capire...
Le strategie sono saltate,
ci siamo ritrovati
a ripiegare sulla difensiva,
è mancata la lucidità strategica
data da un analisi seria della realtà Spadaforese.
Quello che posso dire e che d'ora innanzi
va ricostruito un vero rapporto con la politica,
lasciando fuori da essa le pie illusioni
date da posti di lavoro inventati,
occorre solo rimboccarsi le maniche
ed attraverso un impegno diuturno,
creare le condizioni per far prosperare il paese…
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