07 luglio 2008

VENTI DAL MARE

Era una giornata che aspettavo a post/are.. sentivo che le onde del mare di ieri
avrebbero portato qualcosa a riva.. empatia?!?!
ecco, trasportate dal mare
parole, suoni che vi accarezzano ancora..ancora e ancora, grazie roby..

Venti dal mare di Roberta La Torre

Ci sono non-luoghi che soffiano dentro come venti dal mare,
che s’insinuano nelle profondità dell’essere,
fra le sue scogliere,
per liberarsi e dargli voce.

Ci sono venti che colmano l’anima e

la lambiscono come impalpabili fili di seta
sfrangiati da soffi lontani.

Venti salati che lasciano la loro patina sugli scogli bruciati dal sole.
Ardenti e concreti.

Ci sono onde silenti guidate da onde silenti,
ed è il loro fluire a renderle vive,
il movimento continuo e incostante di momenti / movimenti lontani.

E il rumore dei sassi salati mischiati dall’onde,
milioni di piccole voci vellutate di sale.
Quelli pesanti, dentro,
custoditi,
levigati,
consolati;
quelli leggeri fuori,
candidi di pomice sospinta dal vento.
Leggerezza e levità,
movimento e quiete
tra le onde di un mare/corpo.
Istinto primordiale che costringe a proseguire,
a trovare il luogo
per poi capire di essere luogo al contempo.
Istinto o necessità che muove le onde di un mare
facendolo infrangere su scogli incrostati di sale
sciogliendo il vecchio e lasciandone nuovo.
Lento processo di purificazione eterno e incessante
che muove dentro sferzando scogliere.
Ci sono non-luoghi silenziosi,
ovattati di sale,
di venti di terra che cantano il rumore di
secche conchiglie sulla sabbia.
Ci sono rumori e tempeste che sollevano onde,
che avvolgono onde
e le sciolgono al sole.
E il mare si muove e continua a scappare
inseguito dall’onde del suo essere mare.
Movimento continuo,
costante,
inconsulto
che purifica il luogo-non luogo,
che si perde tra l’onde
ormai specchi di raggi di sole.

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