13 luglio 2008

L'ABBANDONO

Non lasciare prevalere la rabbia
tutto congiura contro anima,
abbandona le futili cose dell’oggi,
vivi la passione degli sguardi diretti,
allontana da te tutto ciò che è obliquo.
Quanto dolore,
quanto rancore si avverte
nei volti tirati dall’odio,
umanità che si perde,
ti stanno accanto,
in questo cammino,
e sono vuoti…
dentro.
Padre mio,
la mia anima è sofferente,
per questo grido al cielo
un grido che è canto,
preghiera.
Mi mancano le forze,
tutto è empietà,
maldicenza,
sono accerchiato,
posseduto.
ti chiedo e mi chiedo:
Cosa desideri da me…
forse l’abbandono?
il leggero..
.. meraviglioso abbandono..

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