27 luglio 2008

LA MADDALENA

Questa calura estiva, porta con sè, la sera
attimi di riflessione profonda, d'un tratto
è come se il tempo si fermasse,
e mi sfilano accanto, dolci antiche compagne, ombre di luce
echi di letture lontane
forme ricomposte della depressione,
tra tutte spicca una voce potente,
Alda Merini che si fa Gesu'
e sussurra, ascoltate:

" Maria Maddalena
sei fatta di terra come tutte le cose del mondo,
ma il tuo volto, Maria,
va oltre le mie speranze.
In te vedo la creatura del Padre
e la creatura mia.
Sei fuoco e amore,
sei l'amore che incendierà il mio corpo,
ma sei anche l'amore
che lo renderà puro.
Tutto ciò che hai conosciuto, Maria,
è menzogna,
è al di fuori della morte di tutti i tempi.
Ma alzati,
tu sei la regina del mondo,
tu hai asciugato i miei piedi stanchi,
li hai lavati con le mie lacrime.
O Maria,
soltanto peccando
hai potuto conoscere
l'uomo che era in me.
Soltanto tu potevi avere pietà
dei miei piedi trafitti dalla stanchezza
e soltanto tu
hai potuto baciare i miei chiodi
prima della crocifissione.
Avevi capito tutto,
hai conosciuto la carne dei peccatori
e hai baciato la carne dell'uomo giusto.
Perciò io ti salvo.
Non ti toccherò
come hanno fatto gli altri uomini:
bacerò la tua fronte di fanciulla
di cui tutti hanno abusato
perchè eri soltanto una bambina.
In te rivedo mia madre:
tu, Maria, hai abbeverato il mio sangue
con la tua stanchezza
e hai bevuto le mie lacrime
prima che io le spargessi
sulla Croce".

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