18 luglio 2008

LA TUTELARE DEL LUOGO

Nel Dicembre della nostra cultura preserva in qualche luogo il seme segreto,

sotto la montagna,

sotto e fra le squadrettature dei rilievi topografici dell’Ariete

quando egli squadra il circolo del mondo.

Dolce Mair, progetta una difesa a labirinto

dentro e fuori e in cerchio attorno

protezioni a doppia danza

meandri a contrammuro e a scaglioni

attorno al sacro tumulus

barriera entro barriera

ammucchia la cenere del colle per il seme luminoso

(dentro lo scrigno la foresta occultata dentro lo scrigno la verga che germoglia).

Fa serpeggiare in profondo le graticciate volubili dell’illusione per le Ancilia,

per le palladia,

per i cippi memoriali custoditi,

a causa dei funzionari dell’Ariete

e del decreto dell’Ariete a proposito dell’utilità delle cose nascoste.

Quando i tecnici manipolano le membra morte della nostra cultura

Come se ancora avesse vita, abbi pietà di noi.

Apriti a noi, lasciaci entrare una seconda volta fra le pieghe della tua stola in quei giorni –

ventricolo e rifugio,

hendref per l’inverno del mondo,

asilo contro la tempesta del mondo. (David Jones)

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