10 ottobre 2012

2 - Mario Tronti



"La politica non ci sarà mai,
forse non ci sarà più,
se non si torna a dividere l’uno in due,
al di là di tutte le apparenze sistemiche.. 
Due schieramenti politici, o si motivano su due grandi interessi parziali,
in concorrenza per chi è più capace di curare,
da quel punto di vista,
l’interesse generale,
e confliggono e si contrastano su questo,
oppure sono ognuno una finzione formale
e insieme predispongono una alternativa virtuale.
Una reale alternanza politica chiede grandi alternative tra modelli di società.
La definitiva scomposizione del centro politico chiede la scomposizione politica del centro sociale,
di quell’aggregazione vischiosa,
quotidianamente compromissoria,
di interessi corporativi tra loro solidali
che producono consenso umorale
e che li rappresenta così come sono.
Lo stesso moderatismo va inseguito e rappresentato come tale,
o non va piuttosto dissolto e radicalizzato in opzioni democratiche alternative?....
Scomporre l’idea di gente,
dividere il pensiero unico,
rinviare corpi, ceti, individui ai grandi interessi,
riaggregare la società sui due poli,
è quello che fa,
che può fare,
che deve fare la politica.
La sua vera riforma è questa.
Di qui soltanto diventa possibile il recupero della sua autorità."

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