30 giugno 2008
IN CAPO AL MONDO
ti seguirò
senz'altro sapere
che mi sono messo in cammino.
il tuo cuore tesse il mio sonno
con tutto ciò che è,
attraverso te la vita
fiorisce...
28 giugno 2008
PARADEISOS
assorbe l'intera mia anima
è un nido,
che nel bagliore accecante di smeraldo,
mi accoglie...
mi protegge...
27 giugno 2008
BIMBA
Ti sei trovata,
per caso,
Lì dove lo spazio incontra il tempo,
Lì dove il gioioso correre d’una bimba
ricolmo d’amore,
ha intrapreso brusche traiettorie
che non si elidono
creano un vuoto
una voragine del tempo,
di cui non so spiegare.
Ora, ti prego
Mio tutto,
ti prego col cuore, sii presente.
RUAH
nell'attimo eterno
essere tutto in tutti
sentire la tua voce
riempirmi
d'un infinito palpito di vita.
26 giugno 2008
25 giugno 2008
24 giugno 2008
LA STESSA ARIA
si apre in un unico raggio di sole
nella vertigine di mille parole
erose dal vento...
......di terra
23 giugno 2008
22 giugno 2008
RITI DI PASSAGGIO
La dolcezza
Piena di luce di questa notte
trasfusa
nei riflessi d’acqua che illuminano il tuo viso
come lacrime,
cariche di un pudore ricco di promesse
che arrossa le tue guance,
una gioia infinita mi afferra, mi scuote
alla radice.
Tu mi appartieni,
appartieni a me
sei il mio sangue,
adesso che voli
che la vita scorre in te
come linfa
piena e feconda.
luce dei miei occhi
mio tutto,
ti amo d’un amore immenso,
tesoro mio.
21 giugno 2008
tenebra e luce
riempiendoci di luce e
di tutto lo spessore
della tenebra nella terra.
19 giugno 2008
...VISIONI
vento di terra che tutto sommuove....
17 giugno 2008
LA DIFFERENZA
La mia ispirazione è nutrita dall’idea della differenza.
La mia attenzione è tesa ad incarnare questa differenza in visioni in cui esprimo il primato di anima.
Da qui deriva la ricchezza di affermazioni intellettuali che illuminano di luce uniforme il mio pensiero, e l’ostentazione di scene immaginarie dove la vita entra per risvegliarsi dal sopimento in cui la rinchiuderebbero le ottusità degli uomini.
16 giugno 2008
15 giugno 2008
...VISIONI
Come fiore abbagliante
nella rugiada delle prime luci,
si tuffava nel suo timore
per immergervi la sua stessa bellezza
e un dolore echeggiava allargandosi
come le sorgenti in un campo.
In un attimo tutto si disfaceva nell’ombra
e si compenetrava nella profondità presente
di una realtà spirituale,
dove io mi trovo a pensare in lei,
il suo corpo.
12 giugno 2008
SOUFFRANCE
Vivere schiavi di una vita senza sogni.
Vita che è respiro, empatia,
aspirazione a donarsi.
Quanta bellezza si perde nella sofferenza
dei gesti riposti nel cuore,
nello sfibrarsi di un rinnovato splendore.
11 giugno 2008
BELLEZZA MISTICA
Partecipare al libero gioco dell'idea, riattivare l'azione della forma, lasciar essere le cose che sono significa non tanto trasferire nei suoni e nei colori le pure armonie intellegibili e tantomeno svelare le essenze archetipiche ma piuttosto liberare la realtà dal principio di ragione e restituirla al puro essere per sè. Cioè, al nulla.
Al nulla del principio e della fine ( il principio, la fonte, l'origine, ma anche la fine, è l'Uno del quale non si può predicare che il nulla).
Ma per questo è necessario convertire lo sguardo dal mondo al "nulla delle cose che sono" e quindi " abbandonare e disprezzare queste cose", lasciando tranquillamente da parte " tutti i regni della terra e del mare e del cielo" per guardare unicamente " eis ekeino".
questa ontologia del nulla sarà poi ripresa da Meister Eckhart, da S. Giovanni della Croce (come abbiamo visto in un post precedente) e da Jacob Bohme.
09 giugno 2008
....VISIONI
ho condotto la tua anima
per vedervi in un attimo
ampliarsi il mio cielo
come trasparenza cristallina
solo allora
il mio corpo che è il mio sogno
si è illuminato di luce
e con la sua profondità
è entrato
nella freschezza della notte
che lo accoglie..
06 giugno 2008
CONFESSIONI DI UN ARCHITETTO
Non è un mero principio narcisistico a muovere la mia scrittura, il contrario.
E’ la constatazione della sua residualità (il vivo e il morto) affermata attraverso la conazione citazionistica, che è reiterazione di messaggi o loro riscrittura.
A partire dalla contaminazione necessaria del contenuto-contenitore si esaurisce la trama - traccia di ogni progetto.
Il Corpo materiato nell’architettura prefigura un mundus elementare, in cui la possibilità offerta da un apertura mentale a 360° viene ricondotta ad una “razionalità limitata o autolimitantesi” (Gehlen), mantenendo per puro piacere o per gioco come evento interno ai modi di strutturazione della forma quel tocco di incipiente eclettismo proprio della nostra sezione temporale.
E' nel gioco a dadi proprio di una generativa della forma frutto di un'apparente casualità che lo slittamento degli elementi della composizione legittima la frammentazione del costrutto.
Così nel rimando ad un oltre, ad un al di là si esalta in maniera fittizia il rapporto, tra figura - sfondo - figurae, chi è chi o che cosa, all’infinito.
Penso allo scaling eisenmaniano, forte di una carica atopica, circolare.
Citazioni, riferimenti del progetto, complessità del suo sviluppo, non è facile sintetizzare, la fluidità, le dinamiche di un percorso creativo.
Offro alla vostra attenzione solo relitti affioranti dal magma creativo, vi lascio intravedere forse un orizzonte , da cui emergono qua e là tracce residuali di un unità perduta. Tutto ciò è per me materia di continua riflessione.
04 giugno 2008
VISIONI
ed è come una magia,
che il mio sguardo apra in un'altra forma
le porte della mia forma
e si richiuda,
raccolto,
nella dolce palpebra
per entrare nel tuo cielo
come attraverso
un sogno di smeraldo
03 giugno 2008
TRASFORMAZIONI
“Sui cespugli tipografici costituiti dal poema, su una strada che non porta né fuori dalle cose né verso la mente, certi frutti sono formati da una agglomerazione di sfere che una goccia di inchiostro riempie.” Ponge.
Un sottile e leggero tocco d’introspezione, mentre il respiro del mondo è ricondotto a livelli di profondità maggiore, e le cose acquistano una loro pregnanza.
Come linea ondulata assecondare il cammino, stabilendosi lungo i percorsi involontari ed estremi dell’espressione libera e poetica non riconducibile alle emergenze artefatte dell' arte assiomatica.
Riuscire a scarnificare le cose per ricercarne il senso profondo.
La poesia dei luoghi e dei volti, la vitalità del pneuma che sconvolge, che fa vibrare il mondo,
la letteratura che promana dalla realtà, sia essa vera o virtuale, trascritta secondo un codice non autoreferenziale.
Un foglio neutro bagnato dai sussulti della vita che si dipana a partire dall’es.
Non resta che salvare il viaggio, come dispersione del senso, come ricostruzione a partire dall’evento creativo di una condivisa esperienza esistenziale.