31 agosto 2012

Ritrovarci


Il desiderio di condividere con gli altri un luogo, nel tempo, attraverso la costruzione di un comune sentire, di una solidarietà collettiva è abitare la terra.
Una comunità  si mantiene in vita se in essa esistono i luoghi dello scambio, in cui si rappresentano e si governano le istanze di vita dei singoli e dei gruppi, il senso di appartenenza ad una comunità si traduce in senso civico, in rispetto delle idee altrui.
Così attraverso il confronto, anche serrato, nell’agone politico, sentendosi parte integrante di qualcosa di condiviso, si perpetua l’immagine di un paese.
Grande è il peso delle responsabilità che derivano dal cercare di dare risposte di senso che valgano per l’oggi e per il domani.
Fare politica nel senso pieno del termine è difficile, perché bisogna mediare tra le diverse istanze, avendo presente sempre qual è la rotta da seguire:
Ma questo, non è facile oggi, siamo impreparati, siamo stati indotti a scambiare la finzione con la realtà.. abbiamo vissuto senza forti slanci, senza vere passioni e questo ci ha atrofizzato.
La “waste land”, la terra abbandonata, dagli inizi del novecento si staglia indolente all’orizzonte, quasi voglia far abortire sul nascere qualsiasi aspirazione al volo…
Oggi, è totalmente assente la capacità di avere visioni che non siano riferibili agli sterili atti gestiti in maniera contabile dai novelli demiurghi dello sviluppo all'incontrario, ed è a causa dell'abbandono premeditato della nostra tradizione culturale, che pochi si rendono conto dello sfacelo in cui siamo e a cui stiamo andando incontro.
I binari della storia, sono occupati da un treno in corsa chiamato pragmatismo tecnocratico,  che ha involuto i linguaggi nel tentativo, peraltro riuscito, e lo constatiamo giorno per giorno di sostituirsi alla politica intesa in senso classico.
A questo punto, siccome occorre  dare risposte di senso alternative al sistema imperante,  è necessario ri-creare luoghi di decantazione, in cui le istanze: sociali, economiche, storiche, antropiche, etc.. trovino le condizioni elementari per poter essere espresse e sedimentate,  nel tentativo di ricostruire le fondamenta epistemiche di una civile, condivisa, quotidiana convivenza tra gli esseri umani e le cose.
Lo spirito comunitario ci dovrebbe guidare in questo sforzo cognitivo.....perchè  tutto è concatenato ed ogni decisione presa, seppur apparentemente piccola,  ha ripercussioni planetarie enormi.
Abbiamo bisogno di ritrovarci, ne abbiamo bisogno per far crescere la consapevolezza di essere parte integrante di  un tutto armonico, ne abbiamo bisogno per riportare la bellezza nei luoghi, il sorriso nei volti.


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