Il desiderio di
condividere con gli altri un luogo, nel tempo, attraverso la
costruzione di un comune sentire, di una solidarietà collettiva è abitare la terra.
Una comunità si mantiene in vita se in essa esistono
i luoghi dello scambio, in cui si rappresentano e si governano le
istanze di vita dei singoli e dei gruppi, il senso di appartenenza ad
una comunità si traduce in senso civico, in rispetto delle idee
altrui.
Così attraverso il confronto, anche serrato, nell’agone politico, sentendosi parte integrante di qualcosa di condiviso, si perpetua l’immagine di un paese.
Così attraverso il confronto, anche serrato, nell’agone politico, sentendosi parte integrante di qualcosa di condiviso, si perpetua l’immagine di un paese.
Grande è il peso delle responsabilità che derivano
dal cercare di dare risposte di senso che valgano per l’oggi e per
il domani.
Fare politica nel senso pieno del termine è difficile,
perché bisogna mediare tra le diverse istanze, avendo presente
sempre qual è la rotta da seguire:
Ma questo, non è facile oggi, siamo
impreparati, siamo stati indotti a scambiare la finzione con la realtà.. abbiamo vissuto senza forti slanci, senza vere passioni e questo ci
ha atrofizzato.
La “waste land”, la terra abbandonata, dagli inizi del novecento si staglia indolente all’orizzonte, quasi voglia far abortire sul nascere qualsiasi aspirazione al volo…
La “waste land”, la terra abbandonata, dagli inizi del novecento si staglia indolente all’orizzonte, quasi voglia far abortire sul nascere qualsiasi aspirazione al volo…
Oggi, è totalmente assente la capacità di avere visioni che non siano
riferibili agli sterili atti gestiti in maniera contabile dai novelli demiurghi dello sviluppo all'incontrario, ed è a causa dell'abbandono premeditato della nostra tradizione culturale, che pochi si rendono conto dello sfacelo in cui siamo e a cui stiamo andando incontro.
I binari della storia, sono occupati da un treno in corsa chiamato pragmatismo tecnocratico, che ha involuto i linguaggi nel tentativo, peraltro riuscito, e lo constatiamo giorno per giorno di sostituirsi alla politica intesa in senso classico.
A questo punto, siccome occorre dare risposte di senso alternative al sistema imperante, è necessario
ri-creare luoghi di decantazione, in cui le istanze: sociali, economiche,
storiche, antropiche, etc.. trovino le condizioni
elementari per poter essere espresse e sedimentate, nel tentativo di ricostruire le fondamenta epistemiche di una civile, condivisa, quotidiana convivenza tra gli esseri
umani e le cose.
Lo spirito comunitario ci dovrebbe guidare in questo sforzo cognitivo.....perchè tutto è
concatenato ed ogni decisione presa, seppur apparentemente piccola, ha ripercussioni
planetarie enormi.
Abbiamo bisogno di ritrovarci, ne
abbiamo bisogno per far crescere la consapevolezza di essere parte
integrante di un tutto armonico, ne abbiamo bisogno per riportare la bellezza nei luoghi, il sorriso nei volti.